domenica 12 febbraio 2012

La neve dentro

Sono le 18.34 e questa Domenica sono stato da solo a casa, Tony è gli altri sono andati a Cefalù per il combattimento di mio fratello. Mi sono alzato tardi, verso le 12 e ho giocato al PC molto. Verso il primo pomeriggio, dopo aver perso tante volte, mi sono demoralizzato e ho guardato sull'hard disk se ci fosse qualcosa da guardare, così, per ingannare il tempo. Ho optato per koi kaze che volevo passare a Gaetano e l'avevo ricominciato per poterne discutere meglio. Ho finito di guardare la serie che mi ha commosso in più punti e il finale aperto, dentro di me l'ho immaginato in maniera diversa dalla prima volta. Molto più deprimente. Mi sono gettato addosso uno sconforto enorme e pensando alla mia situazione nella sua totalità la tristezza e la mestizia hanno preso il sopravvento, tanti sentimenti di abbandono mi hanno strappato quel poco di buon umore che avevo da ieri sera. Come di consueto sono passato su Facebook e compagnia per cercare delle notizie nuove che mi confondano e ho passato del tempo con Gaetano, che mi ha consigliato di bere, cosa che non ho mai capito fino in fondo. Ero molto lucido mentre gli parlavo e gli ho confidato di dovermi liberare dai sentimenti neri che mi attanagliavano, così ho deciso di guardare gli episodi 17 e 18 di CLANNAD After Story che mi commuovono in maniera impetuosa. Dopo aver pianto e detto e ridetto fra i singhiozzi "Nagisa... nagisa !", mi sono concesso una doccia, da cui sono uscito pochi attimi fa. Sono rincasati i miei e ho deciso di descrivere la mia giornata sul blog; non c'è un motivo preciso che mi abbia spinto a farlo, ne avevo solo voglia. Ho riflettuto moltissimo tutto il giorno, grazie soprattutto ai pensieri e parole di Koshiro di koi kaze, li ho traslitterate al mio dilemma e sembravano questioni e dubbi legittimissimi. Voglio provare a occludere gli altri ai piccoli gesti che mi espongono durante la ruotine, vedere se ne sentono la mancanza, vivere di attimi rubati e provare a concretizzare ciò che al momento mi da sofferenza, per poterlo combattere meglio. So benissimo che sebbene oggi mi senta così asceta, domani sarò vittima delle mie illusioni e di tutto ciò che mi distingue, ma scrivendolo posso convincermene e lasciare che il fato mi detti una via.

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