È già da un po' di tempo che non scrivo e come temevo il tempo che ho non è così tanto da farmi pensare al blog, quindi sono costretto ad usare la memoria, pessimo alleato. Ho j-checkato per la prima volta in maniera degna e, se il mio operato verrà apprezzato, posterò uno screen con il mio nome nei credits. Di real life questo sabato, cioè domani, ci sono gli esami per passare di cintura e divento così mezza gialla, fuck yeah!
Ora vado a farmi la doccia e poi la barba, è proprio un periodo brutto, dettato da scelte sbagliate, come al solito, erroneamente percepite in ritardo. Non so veramente se la colpa sia realmente mia, sembra che i fatti siano condizionati più da quello che non faccio che da quello che faccio in realtà e la cosa paradossale è proprio il tempo che in maniera iniqua induce il resto a diventare vacuo e la depressione non può che prendere il sopravvento su questo affetto sordo che nutro per chissà quale credo indefinito.
Però come al solito il tempo comunica in maniera informe e proprio in questi giorni la realtà mi ha concesso nuovamente qualcosa di prezioso da tenere per me. Qualcosa che nemmeno gli affetti possono sostituire, qualcosa di così scontato ed ovvio che viene omesso, per altro da me.
Basta guardar lateralmente, a volte basta una cosa insignificante del genere che cambia uno scontro. O tutti i film mentali che mi sparo prima di sentire un parere o anche solo per andare a comprare il pane, è vero che la massima droga è il cervello umano, semplicemente fantastico.
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