domenica 23 ottobre 2011

Non sono ancora morto

Sono successe un sacco di cose, ma come temevo la mia posizione non concede spazi al blog, questa volta sto scrivendo dallo smartphone cinese. Gaetano si è fatto un bel viaggio a Londra grazie ad un concorso, sono tre settimane che non lo vedo. Andare a scuola ogni giorno è stressante al massimo, non ho uno scopo, mi sento inutile e un po' di contentezza giunge durante l'educazione fisica, ma non tanto. Mi mancano tanto le ore a giocare, a provare a sentire quello che diceva, che sentirlo era sempre un dilemma. Provare strategie e ragionamenti per un gioco che in fondo non portava a niente era un delizioso delitto che ci rendeva complici. Sto ascoltando freneticamente una canzone di Avril Lavigne - I wish you were here - che sembra riempire quel lacerante strapiombo che non riesco a comunicare, la mia vena di scrivano in questi casi è totalmente inutile ed effimera.

Le uniche soddisfazioni di questo periodo sono i finanziamenti che si sono dimostrati costanti, da settembre ho fatto 5€ e a novembre dovrei cominciare a lucrare come un beduino. Sempre più penso ad un lavoro veramente remunerativo e non come quelli che lo fanno per togliersi qualche sfizio. Sarà il tempo a deciderlo

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